Oltre 600 gigawatt di capacità fotovoltaica installata nel mondo, pari a qualcosa come 114 milioni di abitazioni alimentate dalla potenza del sole.
Sì, il fotovoltaico è in continua crescita. E tra gli impianti sul mercato, la proposta più interessante, su cui sono puntati gli occhi di tutti da qualche anno a questa parte, è il fotovoltaico dotato di sistema di accumulo.
Il motivo? I vantaggi di cui ognuno di noi, almeno una volta, ha sentito parlare: l’impianto sfrutta l’energia del sole anche quando è già tramontato; riduce le emissioni di gas serra, perché usa solo energia pulita; riduce la spesa in bolletta, perché il fotovoltaico con accumulo ci permette di non dipendere quasi più dai fornitori di energia.
Ma andiamo oltre i vantaggi e capiamo, passo dopo passo, come funziona un impianto fotovoltaico con sistema di accumulo.
Per scegliere senza sorprese.
Il sistema di accumulo nell’impianto fotovoltaico: che cos’è e come funzionano le batterie
Andiamo subito al cuore dell’impianto e capiamo, prima di tutto, che cos’è e come funziona il sistema di accumulo.
Il sistema di accumulo è un dispositivo che immagazzina l’energia solare prodotta dai pannelli fotovoltaici durante il giorno per utilizzarla in un secondo momento, quando il sole non splende, garantendo una certa autonomia energetica.
Spesso sentiamo “sistema di accumulo fotovoltaico”, “sistemi di storage”, “accumulatori” e “batterie fotovoltaiche” usati come sinonimi, ma c’è una leggera differenza.
I primi tre indicano la tecnologia di stoccaggio dell’energia solare, mentre le batterie sono il cuore pulsante dell’impianto. Le batterie sono depositi di energia solare che entrano in azione quando la produzione dei pannelli fotovoltaici supera il consumo, immagazzinando l’eccesso di energia per i momenti in cui il sole non è disponibile. Durante le giornate soleggiate, le batterie si caricano automaticamente, pronte a erogare elettricità durante le notti o in caso di condizioni meteorologiche avverse.
Le componenti chiave dell’impianto fotovoltaico con accumulo
Dopo aver capito come funziona, conosciamo le componenti chiave dell’impianto fotovoltaico con accumulo.
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I Pannelli solari
I pannelli solari danno inizio al processo: le celle fotovoltaiche trasformano la luce solare in elettricità, catturando i fotoni e trasformandoli in energia pulita.
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Il sistema di accumulo
Il sistema di accumulo fotovoltaico è il deposito energetico dell’impianto. Le batterie al suo interno immagazzinano e distribuiscono l’energia solare, garantendo un flusso costante.
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L’inverter
L’inverter converte la corrente continua prodotta dai pannelli fotovoltaici in corrente alternata. Solo così l’energia prodotta può essere compatibile con gli apparecchi domestici.
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Il regolatore di carica
Il regolatore di carica gestisce il flusso di energia tra i pannelli solari e le batterie di accumulo. Assicura che il processo di carica avvenga in modo ottimale, prolungando la vita utile delle batterie e migliorando l’efficienza complessiva dell’impianto.
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Il contatore di produzione
Il contatore di produzione è un elemento di monitoraggio cruciale, perché tiene traccia dell’energia prodotta dall’impianto. Questo strumento fornisce dati essenziali sull’efficienza del sistema e può essere utilizzato per ottimizzare l’uso dell’energia.
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Il contatore di scambio
Negli impianti collegati alla rete, il contatore di scambio tiene traccia dell’energia che l’impianto fotovoltaico invia alla rete e di quella che preleva nel momento del bisogno, aiutando a bilanciare l’energia e a gestire i costi e i benefici degli scambi con la rete elettrica.
Tutti questi elementi lavorano in armonia per garantire un flusso costante di energia pulita e sostenibile. A questo punto, vediamo come lavorano insieme in una giornata tipo.
La giornata tipo dell’impianto fotovoltaico con accumulo
Ecco un esempio concreto di come un impianto fotovoltaico con accumulo affronta le fasi di una giornata: il mattino, il pomeriggio, la sera e la notte.
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Mattino
Al sorgere del sole, l’impianto si attiva. I pannelli solari catturano i primi raggi, generando energia. In questa fase, l’energia in eccesso viene utilizzata per caricare le batterie, preparandole per il resto della giornata.
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Pomeriggio
Con il sole alto nel cielo, la produzione solare raggiunge il suo picco. Le batterie continuano a caricarsi grazie al regolatore di carica, mentre l’energia alimenta la casa in tempo reale.
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Sera
Quando il sole inizia a calare, la produzione solare diminuisce, ma l’impianto non si ferma. Le batterie, cariche grazie all’energia immagazzinata del pomeriggio, entrano in azione, fornendo energia per soddisfare le esigenze notturne.
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Notte
In questo momento, l’impianto fotovoltaico con accumulo continua a operare utilizzando l’energia precedentemente accumulata. L’inverter, con la sua capacità di conversione, e le batterie garantiscono che la casa rimanga alimentata anche quando il sole è tramontato.
Due tipi di impianto fotovoltaico con accumulo: on-grid e off-grid
Quando parliamo di come funziona un impianto fotovoltaico con sistema di accumulo, dobbiamo tenere presente che ne esistono due tipi: on-grid, cioè connesso alla rete elettrica nazionale, e off-grid, non connesso.
Questi due impianti delineano due scenari diversi, ciascuno con le proprie caratteristiche e impatti sull’erogazione energetica.
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Impianto fotovoltaico con accumulo on-grid
In un impianto on-grid, il sistema di accumulo agisce contro l’incertezza dell’offerta solare.
Quando l’energia solare è in eccesso rispetto al consumo immediato, il surplus viene immagazzinato nelle batterie.
Quando, invece, la produzione solare è insufficiente, l’impianto si collega automaticamente alla rete elettrica nazionale. Così facendo, ci si assicura un flusso ininterrotto di energia, anche di notte o in condizioni meteorologiche avverse.
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Impianto fotovoltaico con accumulo off-grid
Passando all’approccio off-grid, la dinamica cambia: l’impianto fotovoltaico non è collegato alla rete elettrica ed è autosufficiente. In che modo? Quando le batterie si scaricano, infatti, l’impianto non può attingere alla rete per rifornirsi.
L’efficienza si basa sulla capacità delle batterie di accumulare abbastanza energia durante le fasi di produzione solare. I consumi devono quindi essere bilanciati in modo che l’energia immagazzinata sia sufficiente per coprire i periodi in cui il sole non è presente.
Quanto produce l’impianto fotovoltaico con accumulo nelle giornate di maltempo e di notte
L’impianto fotovoltaico con accumulo come gestisce le condizioni avverse e la notte? E, soprattutto, in queste due situazioni, la produzione di energia rimane costante?
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Cosa succede nelle giornate di maltempo
Diciamolo subito: in condizioni meteorologiche avverse, come nuvole dense, pioggia o nebbia, l’efficienza del fotovoltaico si riduce.
Tuttavia, il sistema non si arresta completamente. Anche in queste condizioni, i pannelli solari continuano a catturare la luce del sole, generando un flusso di elettricità, seppur ridotto rispetto a una giornata di sole.
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Cosa succede di notte
Durante le ore notturne, dato che non c’è il sole, la produzione solare cessa. Tuttavia, l’impianto fotovoltaico con accumulo non si ferma completamente. Grazie all’energia immagazzinata nelle batterie, il sistema continua a fornire energia.
In questo caso, l’efficienza dell’impianto dipende dalla quantità di energia immagazzinata durante le ore e le giornate precedenti: se le batterie sono cariche, l’impianto copre il consumo notturno senza interruzioni.
Indipendenza energetica: il fotovoltaico con accumulo azzera davvero la bolletta?
Conoscere come funziona un impianto fotovoltaico con accumulo implica anche toccare la questione dell’indipendenza energetica e rispondere a una domanda in particolare: il fotovoltaico con accumulo può davvero renderci indipendenti dal punto di vista economico, riducendo al minimo, se non azzerando, i costi associati all’energia elettrica?
In linea di principio, un impianto fotovoltaico con accumulo ben progettato può coprire gran parte del fabbisogno energetico, se non tutto, perché l’energia solare può essere utilizzata direttamente o immagazzinata nelle batterie per periodi meno solari. Tuttavia, occorre considerare variabili come le dimensioni dell’impianto, l’irradiazione solare locale e i consumi energetici specifici.
Pur riducendo notevolmente la bolletta, potrebbero persistere alcuni costi fissi, come il canone di dispacciamento, il canone di rete e il canone di misura. Questi costi, pur non dipendendo direttamente dal consumo effettivo, possono rimanere nelle bollette elettriche.
Andare oltre i vantaggi e capire, passo-passo, come funziona un impianto fotovoltaico con sistema di accumulo è complesso, per questo, se l’idea di abbracciare un futuro sostenibile con questo impianto ti stuzzica, allora chiamaci o scrivici. Siamo qui per rispondere a ogni domanda e guidarti attraverso il processo di installazione.
Se, invece, vuoi una visione completa delle opportunità offerte dall’energia solare, passa da qui: Il fotovoltaico conviene? Una guida pratica alla scelta consapevole. Scoprirai dettagli utili che potrebbero essere determinanti nella tua decisione, per rendere il tuo percorso verso un futuro energetico sostenibile ancora più chiaro.